Big Data: master e opportunità per gli scienziati dei dati

Sono 900 mila i posti di lavoro “digitali” che andranno coperti entro il 2020, secondo le stime fatte dall’Unione Europea. In questa trasformazione occupazionale, i Big Data avranno sempre di più un ruolo da protagonista e già oggi il data scientist è un profilo molto ricercato dalle aziende. In Italia, frequentare un master in Big Data è forse una delle poche strade percorribili per chi vuole cogliere questa opportunità e offrire al mercato le proprie competenze.

Big Data Analytics – Cosa sono e perché servono

big-data-managementDa qualche tempo, aziende e centri di ricerca si contendono persone capaci di analizzare grandi quantità di dati per fornire interpretazioni e chiavi di lettura. Chi prende decisioni ha infatti bisogno di fronteggiare la crescente complessità degli scenari esistenti, soprattutto in mercati veloci e competitivi come quelli di oggi. Esitare, oppure non intravedere opportunità prima della concorrenza, significa rischiare di perdere importanti quote di mercato.

I dati, se analizzati correttamente, sono uno strumento fondamentale per trovare soluzioni e tracciare strategie imprenditoriali. In questo la tecnologia è di grande aiuto, rendendo tutto più facilmente misurabile. Con qualche effetto collaterale: la crescente digitalizzazione dei diversi processi di business porta con sé il proliferare delle informazioni raccolte.

Il problema diventa quindi riuscire a distinguere quello che serve, altrimenti si viene travolti dalla complessità e dall’abbondanza delle fonti informative. Ed è qui che entrano in scena i sistemi di Big Data Analytics, cioè quelle procedure di analisi che organizzano grandi moli di informazioni per restituire “conoscenza” e schemi interpretativi.

Big data in Italia – Siamo un fanalino di coda?

Stiamo recuperando posizioni, ma siamo ancora molto distanti rispetto agli Stati Uniti e, più in generale, al mondo anglosassone. Da un lato, paghiamo lo scotto di una formazione universitaria non ancora allineata alle esigenze del mercato. Dall’altro, resta quasi immutato lo scarso appeal che le materie scientifiche hanno sugli studenti italiani, più propensi a dedicarsi agli ambiti umanistici.

Tutto questo si traduce nella cronica difficoltà a reperire personale qualificato, anche se apre scenari interessanti per chi vuole cimentarsi in una delle professioni del futuro. A livello mondiale il settore è in costante crescita, e diverse ricerche prevedono che l’Italia dei Big Data non resterà ferma a guardare.

Molte aziende italiane hanno dichiarato che i Big Data sono una priorità di investimento, così come hanno dimostrato di essersi già attrezzate per raccogliere i dati relativi alle proprie performance. A questo punto resta solo da trovare chi sappia interpretarli.

Fare un corso sui big data? – Sì, ma approfondito

Il mercato sembra pronto, eppure mancano gli esperti. Oltre a una buona dose di intuito e di facilità nel destreggiarsi tra i numeri, la formazione specifica si rivela fondamentale per diventare un buon professionista.

Più che un corso generico, servirebbe un master sui Big Data. La gestione dei dati è una grande sfida per tutte le organizzazioni, che può essere vinta solo attraverso competenze approfondite sulle tecniche e sugli strumenti di analisi avanzata delle informazioni.

La rivoluzione digitale investe tutti i settori di un’azienda o di una pubblica amministrazione, dal marketing alla produzione, dai reparti ICT fino alla contabilità. Un data scientist, per offrire un valore aggiunto al business, deve quindi essere consapevole dell’intero percorso dei dati, dalla raccolta delle analytics fino alla definizione della strategia di impresa.

Le stesse facoltà scientifiche, con i classici corsi universitari di matematica e di statistica, si stanno muovendo lentamente verso il mondo delle Business Analytics. Il panorama italiano è comunque in fermento e alcune scuole di formazione, come ad esempio la Bologna Business School, offrono già master e corsi di Big Data Analytics progettati a partire dalle esigenze delle imprese.