Streaming: vantaggio o svantaggio?

Durante questo anno che ci ha costretti a restare in casa, i servizi di streaming sono diventati la nostra salvezza. Tuttavia, a lungo andare lo streaming diverrà un vantaggio o uno svantaggio? Questa è la domanda che molti medici e direttori del mondo dello spettacolo si pongono da un anno. Non abbiamo ancora una risposta definitiva, però possiamo analizzarne il fenomeno e cercare di capirne il suo futuro.

Netflix and chill

L’espressione Netflix and chill è divenuta nota nei paesi anglosassoni dopo la diffusione della piattaforma streaming Netflix. In Italia il boom di Netflix è avvenuto relativamente da poco e a lui si sono unite una serie di nuove piattaforme streaming, alcune di loro anche di marchio italiano (Infinity). Nei periodi di lockdown tutti noi ci siamo ritrovati chiusi nelle nostre case in balia dei nostri dispositivi elettronici e della tecnologia. Lo streaming ci ha permesso di fare esplodere il fenomeno del binge watching, mettendoci ore ed ore davanti al pc in modo tale da divorare serie o film. Le nostre giornate trascorrevano così e ci sentivamo meno soli, poiché costantemente in compagnia dei nostri personaggi preferiti. Netflix, si dalle sue origini, ha permesso ad amici e parenti di creare account condivisi, in modo tale da coinvolgere l’interno nucleo famigliare. Pian piano, di fatti, la televisione sta diventando un oggetto obsoleto o spudoratamente boomer. Una piccola rivoluzione, quindi, sembra essere già in atto.

Nuove uscite in casa

L’industria cinematografica si è dovuta adattare alla situazione storica da pandemia e, così, ha deciso di non bloccare l’uscita dei film prodotti tra il 2019 e il 2020. Tutte le ultime uscite sono state messe a disposizione degli spettatori su varie piattaforme streaming. Per vedere il film bisogna pagare ugualmente un “biglietto”, nel senso che la visione non è gratuita. I prezzi variano in base alla piattaforma e al prodotto offerto. La domanda che ora tutti si pongono è: lo streaming ha sancito in modo definitivo la chiusura di sale cinematografiche e teatri? Persino il National Live Theatre di Londra ha aperto una sua sezione di streaming a pagamento per poter recuperare gli spettacoli passati e per vedere i nuovi messi in scena (senza pubblico). Lo streaming è una funzione che ci ha sicuramente salvato da un momento critico e cupo e che, ancora oggi, rappresenta l’unica finestra sul mondo esterno. Tuttavia bisogna chiedersi: sarà così per sempre?

Visione del futuro

La televisione è stata prevalentemente accantonata. Nella maggior parte delle case di fuori sede o giovani lavorati, pare che non sia presente nemmeno un dispositivo televisivo, ma solo tablet e pc. Lo streaming, quindi, è diventato parte della quotidianità. Soprattutto se consideriamo che anche i canali Rai o Mediaset dispongono di un canale di streaming e live streaming per chi non ha più la televisione. Quindi, in un certo senso, il mondo televisivo ha capito che per sopravvivere bisognava adattarsi e cedere il passo ad una generazione informatica. Quale sarà il destino del cinema? Ci sono due differenti correnti di pensiero: c’è chi crede che anche il cinema, come la televisione, cederà la palla al web e chi ritiene che l’esperienza in sala non potrà mai essere sostituita, poiché troppo differente ed importante.
Un’opzione da considerare, però, potrebbe essere l’aiuto reciproco che questi due media possono darsi. Netflix, ad esempio, è stata la prima piattaforma streaming a produrre film con registi di alto calibro e ad arrivare agli Oscar e anche all’interno delle sale cinematografiche. Non sarebbe possibile continuare ad avere un bilanciamento simile? Due media possono coesistere senza essere l’uno d’intralcio all’altro e forse è proprio questo ciò che dovremmo apprendere dalla tecnologia: la capacità di avere più strade per un unico obiettivo.